Consumare alcuni tipi di pesce, quelli più magri e salutari, è certamente una buona abitudine: qual è il miglior pesce da mangiare in primavera?
Consumare con regolarità il pesce, almeno le specie più magre e più sane, è certamente una buona abitudine. Non a caso, tanti nutrizionisti inseriscono proprio alcuni tipi di pesce all’interno del programma nutrizionale dei propri clienti. Il pesce è un alimento fonte di proteine e di nutrienti essenziali, ricco di minerali, di vitamine e di grassi sani, e rappresenta un perfetto sostituto della carne.

Ci sono alcune specie di pesci maggiormente consigliate, come ad esempio il tonno, oppure lo sgombro, il branzino, la spigola, il pesce spada, il merluzzo, il nasello, l’orata, o ancora, le sardine e le alici. Tutti questi pesci sono ricchi di sostanze benefiche per il nostro organismo, e presentano buone quantità di omega 3, di fosforo, di ferro e di iodio. Tra i pesci grassi, ma salutari, ci sono salmone, sardine, aringhe e anguilla.
Quale pesce consumare nel periodo di primavera: il più magro e salutare di tutti
La percentuale di grasso varia dalla specie di pesce e dal periodo di pesca, nonché dai metodi di allevamento. Comunque sia, prima di portare un alimento in tavola, occorre fare attenzione e leggere sempre bene le etichette, oppure acquistare il prodotto da esercizi commerciali di fiducia. Pescherie e mercati devono sempre riferire l’origine del pesce che vendono. Inoltre, occorre fare attenzione ai pesci contenenti maggiori quantità di mercurio.
In generale, si tratta dei pesci di maggiori dimensioni, come il tonno, il pesce spada, il luccio, lo sgombro reale, la verdesca, e così via, mentre quelli contenenti minori quantità di mercurio sono l’orata, la sardina, l’acciuga, la spigola, la triglia e in generale i pesci di piccola taglia che non vivono nelle profondità marine. Il mercurio, purtroppo, raggiunge i pesci attraverso l’inquinamento dei mari, per poi giungere a noi, attraverso il consumo di pesce.

Se lo sgombro è il pesce ideale da consumare durante l’inverno, poiché contenente ottime quantità di vitamina D, essenziale per la nostra salute, poiché rafforza le difese immunitarie e l’apparato scheletrico, senza contare che è indicato anche per chi è a dieta, in primavera qual è il miglior pesce? La sogliola potrebbe essere la scelta giusta. Perché consumarla?
Sogliola, un pesce magro e che comporta notevoli benefici per la nostra salute
La sogliola è un pesce magro, ideale quindi per chi sta seguendo un regime alimentare sano e per chi è a dieta. Si tratta di un alimento ricco di proteine e molto digeribile, contenente grassi sani omega 3, fosforo e folati. È la scelta ideale per mantenere sotto controllo ipertensione e trigliceridi, inoltre rafforza le ossa e il sistema immunitario, contribuisce alla salute mentale e si può consumare tranquillamente anche in stato di gravidanza.
In primavera, la sogliola raggiunge il massimo delle sue qualità organolettiche e delle sue proprietà nutrizionali, rappresentando un’eccellente fonte proteica, e sappiamo tutti quanto sia importante integrare le proteine per prevenirne una carenza che può dare vita a brutte conseguenze, quali? Ecco alcuni segnali che possono indicare una carenza proteica.

La sogliola, inoltre, comporta solo 85 calorie per 100 grammi di prodotto, e presenta vitamine del gruppo B, importanti per il nostro metabolismo, visto che contribuiscono alla salute del nostro cervello e forniscono energia per il corpo. Infine, i sali minerali aiutano a regolare la pressione, prevenendo lo stress ossidativo delle cellule. Come e quante volte consumare la sogliola?
È un pesce versatile che può essere cucinato in mille modi diversi, l’importante è insaporirlo a dovere. È sempre molto tenero e leggero. La sogliola si può consumare due o massimo tre volte alla settimana. Il piatto più comune è quello a base di limone e prezzemolo, con la cottura dei filetto in padella e con un pizzico di sale. Altrimenti c’è la sogliola alla mugnaia, con il filetto cotto infarinato nel burro fuso, oppure la sogliola accompagnata da pomodorini, origano e olive, con l’aggiunta di semi per dare un retrogusto ancora più sfizioso.