Il cappotto termico può essere utile ma può allo stesso tempo portare alla formazione di muffa sui muri? E’ importante sapere se ci sia un legame tra le due cose.
Negli ultimi anni è cresciuto il numero di persone che hanno scelto di dotare la propria casa di un cappotto termico, così da limitare la dispersione di calore. Sulla facciata dell’abitazione vengono infatti inseriti una serie di pannelli isolanti, utili a innalzare il livello di classe energetica dell’edifico, oltre che il valore dell’immobile.

Questo tipo di lavoro si rivela ideale perché consente di avere una barriera tra i locali e il freddo o la calura estiva, così da poter abbassare anche i costi che si dovranno sostenere nelle bollette. Nonostante la sua ampia diffusione, c’è chi pensa che l’intervento possa facilitare la formazione di muffa sui muri, cosa decisamente non bella da vedere sul piano estetico, oltre a generare problemi di salute, quali allergie, dermatiti e difficoltà respiratorie, ma si tratta di un legame reale o di un luogo comune? Chiarirlo può essere importante per chi è ancora dubbioso sulla sua installazione.
Il cappotto termico provoca davvero la muffa sui muri?
Installare un cappotto termico a casa comporta certamente un investimento non indifferente, è bene saperlo. Chi decide di agire in questo modo lo fa però in genere perché è convinto che la spesa sostenuta possa essere ripagata nel tempo con un risparmio tangibile sulle bollette, oltre ad avvertire meno disagio quando le temperature sono estreme, sia verso l’alto sia verso il basso.
E’ però importante scacciare del tutto l’idea secondo cui questa soluzione possa avere allo stesso tempo una responsabilità nella formazione dell’umidità sui muri. Questa teoria si basa su un assunto ben preciso, ridurre la dispersione di calore potrebbe far respirare meno le pareti, avendo quindi come conseguenza la muffa. In realtà, si tratta di una concezione che è assolutamente falsa e che sarebbe bene chiarire una volta per tutte.

Si deve quindi innanzitutto comprendere quali siano i motivi che portano a notare quel sottile strato nero davvero antiestetico. Questo si verifica quando c’è una combinazione di bassa temperatura superficiale del muro e di alta umidità relativa dell’aria dell’ambiente. Ci sono quindi due possibili azioni che si dovrebbero mettere in atto per evitare che questo accada:
- evitare muri con temperatura superficiale troppo bassa diciamo inferiore ai 16,5°C;
- mantenere l’umidità relativa dell’aria interna nel range di comfort (fra 40% e 60%).
La prima situazione può essere possibile proprio grazie al cappotto termico, in grado di diminuire la transmittanza della parete. Questo termine sta a indicare la quantità di calore interno che viene disperso attraverso la parete, più è basso, più la parete impedisce la fuoriuscita di calore e quindi tanto più isola dal freddo invernale.